PNRR 4: mai più Salute senza Sociale. “Valuteremo i fatti”.

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“C’è un nesso fortissimo tra sanitario e sociale”, sono le parole che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ripetuto salutando con un intervento importante gli oltre tremila assistenti sociali che, sulla piattaforma dedicata e sui social, hanno seguito il quarto dei nostri webinar che hanno cercato di rispondere alla domanda “Che Italia sarà dopo il PNRR?”.

Più di 15mila tra professionisti iscritti all’ordine e interessati a temi quali le infrastrutture sociali per il Sud, inclusione e coesione sociale, giustizia e salute, hanno ascoltato e partecipato in diretta a questo ciclo di approfondimenti che segnalano un riconoscimento importante da parte dei decisori del ruolo degli assistenti sociali per il benessere del Paese. Soprattutto dei più fragili che, inevitabilmente, hanno pagato più di altri la pandemia e che ora, anche con le risorse e le riforme del PNRR, aspettano un’attenzione fin qui mancata.

Il saluto del ministro Speranza, gli interventi  della presidente e della vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera Marialucia Lorefice e  Rossana Boldi; dell’onorevole Elena Carnevali, del professor Cristiano Gori, della presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Anna Maria Parente; introdotti e coordinati dalla consigliera segretario  e dal presidente del Cnoas, Mirella Silvani e Gianmario Gazzi hanno tutti sottolineato quello che la pandemia ha reso chiaro anche a chi, in tutti questi anni non ha voluto vedere: salute non significa soltanto assenza di malattia. Se non c’è comunità, se non si agisce in equipe multidisciplinari, se si lasciano sole le persone guarite, se, in una parola, manca il sociale, durante e dopo il Covid non ci sarà un’Italia migliore.

Il quesito finale è: il PNRR, aprirà un nuovo capitolo?

“Siamo la lobby dei diritti, rappresentiamo la pelle delle istituzioni perché chi arriva a noi si aspetta che lo Stato, dal Comune al Governo , lo aiuti  – ha concluso Gazzi –  Durante questi appuntamenti abbiamo raccolto interesse e impegni. Mai più, è stato ribadito, da ministri e parlamentari,  il sociale sarà dimenticato: nel PNRR, nelle riforme del SSN e della giustizia, nella legge di Bilancio. Nelle Usca, nelle case di comunità, nelle leggi per la non autosufficienza, le famiglie, i minorenni e gli adolescenti, nel contrasto alla povertà, nella salute mentale…Tutti i partiti, di maggioranza e opposizione, lo hanno promesso. Quello che è stato detto resta on line, sul nostro sito e sui nostri social. Ci rivedremo per capire se è stato davvero così”