“L’impegno a riconvocarci entro la fine dell’anno, appena dopo la presentazione della Legge di Bilancio – aggiunge Gazzi – ci dà la possibilità di mettere nero su bianco le diverse proposte che potranno incentivare la scelta di un lavoro autonomo senza che questa significhi solo precarietà, ma un’opportunità di crescita sicura e dignitosa. La pandemia ha soltanto reso chiaro a tutti quanto sia necessario disporre di professionisti preparati ad affrontare le emergenze, ma ha anche evidenziato l’assenza di tutele adeguate per chi non ha un lavoro dipendente. Senza dimenticare che il tema dell’equo compenso riguarda anche le pubbliche amministrazioni – non dimentichiamo appalti comunali per esternalizzazioni a 12 euro lordi l’ora per il servizio sociale e bandi a “titolo gratuito” – siamo pronti a collaborare per ripensare il rapporto delle professioni con le istituzioni e la collettività”.
“Dignità al rapporto professionisti-Paese: utile incontro con ministro Calderone”
“La legge che istituisce il Tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo, porta la data del 2017, non possiamo dunque che salutare con soddisfazione che a cinque anni di distanza ci sia stata la prima convocazione che mette in scaletta la soluzione a problemi antichi per dare dignità, formazione e sicurezza ai professionisti”.
Così il presidente Cnoas Gianmario Gazzi che, presente nella delegazione di Professioni Italiane per rappresentare anche il comparto sociosanitario, ha partecipato all’incontro con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone.