V Giornata nazionale sicurezza e cura: le priorità Cnoas

“La sicurezza della cura sta anche nella conoscenza della sfera sociale. La relazione con la persona malata, tanto più quando la cura è complessa, quando sono presenti fragilità multiple, quando ad averne bisogno sono bambini e giovani, richiede l’intervento di più professionalità perché siamo convinti, come leggiamo nel documento degli assistenti sociali cure palliative del CROAS Lombardia, che il dolore, la paura, la risposta ad un farmaco, una limitazione fisica, la presenza o l’assenza di un familiare sono vissuti da ciascuno in modo diverso”.
La segretaria Cnoas, Mirella Silvani, ha partecipato, venerdì scorso a Roma, presso la sede dell’Istituto Superiore di Sanità, alla V Giornata Nazionale per la sicurezza e la cura della persona assistita che si celebra in contemporanea con il World Patient Safety Day, iniziativa promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Nell’evento celebrativo – organizzato dalla Confederazione TSRM e PSTRP) in collaborazione con FNOPO e Cittadinanzattiva e al quale sono stati invitati le Federazioni e gli Ordini delle professioni sanitarie e sociosanitarie – è stato ribadito che ascolto, umanizzazione delle cure e partecipazione della persona, dei suoi familiari e dei caregiver ai percorsi di cura e responsabilità dei cittadini sono i cardini che sorreggono ogni terapia, anche la più difficile.
“Dobbiamo prestare attenzione alle esigenze e alle risorse di chi abbiamo davanti e si rivolge al sistema sanitario nazionale – ha aggiunto Silvani – e insistere sulla domiciliaritá delle cure, su cui punta il DM 77 per la riforma dell’assistenza territoriale. Per questo – ha concluso – abbiamo bisogno di professionisti riflessivi, che attivino la supervisione e possano accedere a una formazione sempre più mirata e specialistica che guardi alla persona e alla comunità in cui vive”.