“Una medaglia per noi, in prima fila, nella pandemia e ogni giorno”

Il presidente dell’Ordine ritira la medaglia d’oro al merito dal Capo dello Stato
“La medaglia d’oro al merito della sanità pubblica che il Presidente Mattarella ha voluto consegnare anche a noi assistenti sociali – questa la motivazione –  un onore e il riconoscimento a più alto livello dell’impegno e dell’abnegazione di migliaia di professionisti che non si tirano mai indietro, negli anni della pandemia e ogni giorno”.
Così Gianmario Gazzi, presidente dell’Ordine, dopo la cerimonia al Quirinale.
“Nella malattia, nella solitudine, nelle fragilità, nelle povertà, le e gli assistenti sociali sono stati e sono a disposizione di chi aveva e ha bisogno, di chi era ed è indifeso o escluso – continua – A volte senza protezioni, senza servizi, senza protocolli, abbiamo portato sollievo, aiuto e protezione a cominciare,  da donne e bambini vittime di violenza.  Insieme ai professionisti della Salute – con i quali oggi riceviamo questo riconoscimento proposto dal ministro, Orazio Schillaci – in momenti drammatici come quelli seguiti alla diffusione del Covid-19, abbiamo affrontato l’emergenza mondiale.  Ma ogni assistente sociale è di fronte ad urgenze continue, dove umanità e professionalità devono fare i conti con situazioni arrivate al limite”.
“Grazie al Presidente Sergio Mattarella per il suo sguardo su ogni singola persona di questo nostro Paese, uno sguardo che ci tiene uniti e ricorda con gesti e parole che uguaglianza e dignità sono valori fondanti della nostra Costituzione –  ha concluso – Grazie al ministro Schillaci che conosce l’importanza di tenere insieme sanità e sociale. Gli anni della pandemia hanno mostrato a tutti, anche a chi non aveva voluto vederlo, che non c’è salute senza di noi”.
Guarda l’intervista all’Ansa
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