Le Case della Comunità, punto di riferimento dell’assistenza territoriale sanitaria e sociosanitaria, sono a metà strada per realizzazione e organizzazione. Voci critiche? Sì. Tutto bene? No!
“Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, gli spazi per sviluppare un’azione professionale per gli assistenti sociali sono stati meglio definiti nella Linee di indirizzo Agenas e il modello organizzativo descritto, se applicato, dà la possibilità all’assistente sociale di agire le proprie competenze nel proporre e nel collaborare a progetti per la salute della popolazione, a partire da quella più fragile e con bisogni sociosanitari più complessi. Una strada in salita? Si, ma non per questo da non affrontare”.
La vicepresidente Mirella Silvani ne parla, affrontando luci ed ombre, in una lettera al direttore su Quotidiano Sanità.
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