“Consapevole della responsabilità di prendere un testimone importante dal Presidente Gianmario Gazzi, è per me un onore assumere il ruolo di vertice nella rappresentanza della comunità professionale degli oltre 47000 assistenti sociali italiani. Il Cnoas continuerà a lavorare nel solco di un programma che ha la sua pietra angolare nella garanzia dei diritti di tutte le persone e contro le disuguaglianze”.
E’ Barbara Rosina la nuova presidente dell’Ordine degli assistenti sociali. La sua elezione è avvenuta oggi nella seduta del Consiglio che, a seguito delle dimissioni di Gazzi dello scorso mercoledì, ha preso anche atto delle dimissioni del consigliere Federico Basigli e ha provveduto alla scelta delle cariche dell’ufficio di presidenza.
Affiancano la presidente Rosina, la vicepresidente Mirella Silvani, la consigliera segretario, Erika Tognaccini e il consigliere tesoriere, Francesco Poli.
“Porteremo avanti gli obiettivi condivisi fin dall’inizio del nostro mandato con i Consigli regionali e con tutta la comunità professionale in ogni occasione di confronto – ha aggiunto Rosina – assumendo le necessarie posizioni a tutela della professione e per l’affermazione e difesa di diritti sociali e civili. La strada è stata segnata, non torneremo indietro e cercheremo di mantenere aperto il dialogo politico istituzionale, la comunicazione, la costruzione di senso e di appartenenza”.
La neo presidente ha poi ricordato l’impegno, la passione, le competenze, l’interlocuzione politica e la dedizione che l’intero consiglio eletto tre anni fa ha messo a disposizione della professione e “delle persone di cui e con cui portiamo la voce, consapevoli del mandato sociale di ognuno di noi e del nostro ruolo di corpo intermedio dello Stato. Sono stati raggiunti in questi annui tanti risultati e abbiamo realizzato tanti obiettivi, ma ne abbiamo molti altri da perseguire: la riforma della formazione di base e dell’Ordine professionale, la garanzia dei livelli essenziali anche attraverso il rinforzo dei servizi e la supervisione, la strutturazione del servizio sociale professionale del sistema salute, il rinforzo dei servizi della Giustizia”.
“Ognuno però ricordi – ha concluso Rosina – che per fare una comunità ci vogliono le persone e se toccherà al Consiglio Nazionale rispettare quanto dichiarato e promesso agli Stati Generali della Professione, sarà ogni assistente sociale, dovunque sia e di qualsiasi cosa si occupi, fare la sua parte. Aiutiamoci a fare il meglio, grazie”.