MINORI: “Già troppe Italie…preoccupazione per il futuro”

“Essere minori non significa avere minori diritti. Prendo in prestito questa frase pronunciata da una delle relatrici alla presentazione della terza edizione del Rapporto ‘I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione 2024’, per ribadire che noi assistenti sociali dobbiamo lavorare perché non siano messe ulteriormente a rischio le politiche per l’infanzia e l’adolescenza che, come ci conferma il rapporto, soffrono già oggi di gravi disparità tra Nord e Sud del Paese e tra centri e periferie urbane. Istruzione, salute, svago di chi cresce, sono fondamentali a meno che l’Italia non voglia votarsi a non avere un futuro”.

Valentina Prisciandaro, consigliera nazionale e, tra le altre, impegnata nel Gruppo Minori del CNOAS, ha rappresentato l’Ordine all’evento romano presso la sede dell’Autorità Garante dell’Infanzia e Adolescenza (AGIA). Il Rapporto che dal 2018 si affianca all’analisi narrativa presentata nei Rapporti di aggiornamento annuali sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, propone una panoramica dei principali dati disponibili sull’infanzia e l’adolescenza disaggregati a livello regionale, raccolti da fonti istituzionali, tramite l’aggiornamento di una serie di indicatori raggruppati in sette differenti aree tematiche, nell’ottica di sviluppare riflessioni e politiche territoriali che pongano al centro i diritti delle persone di minore età.

“L’attenzione dei legislatori che stanno discutendo di autonomia differenziata – continua la consigliera – deve essere concentrata su questo tema che preoccupa molto gli addetti ai lavori che si sono succeduti nell’illustrazione del rapporto. E preoccupa ogni assistente sociale impegnato in quest’area. Nessuno può tollerare che i diritti di bambine e bambini, ragazzi e ragazze dipendano, in Italia, dalla regione o dalla via dove sono nati. Il nostro appello e il nostro impegno perché i diritti non abbiano confini”.