Con la vicepresidente, Mirella Silvani, abbiamo partecipato alla riunione di insediamento e avvio dei lavori del “Sottocomitato per i diritti sociali” istituito dal Ministero del lavoro-Direzione Generale delle Politiche Attive del Lavoro e delle politiche sociali.
Palazzo Barberini, a Roma, ha riunito intorno a un tavolo una sessantina di rappresentanti di autorità pubbliche, parti economiche e sociali, organismi che descrivono la società civile a livello nazionale, regionale e locale che, nel Sottocomitato, viste le risorse del Fondo Sociale Europeo+, avranno il compito di favorire il coordinamento dei finanziamenti nazionali e regionali e proporre azioni concrete per migliorare gli effetti e la comunicazione dei risultati ottenuti.
“Le risorse del FSE+ sono rilevanti – dice Silvani – e possono incidere in modo significativo nel sostenere le politiche sociali dei Paesi dell’Unione e concorrere al raggiungimento dei tre obiettivi europei al 2030 proposti dalla Commissione Ue con il piano d’azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali e adottati nel vertice sociale di Porto del 2021. Le mete sfidanti stabilite a Porto – ricorda la vicepresidente -: spiega: un tasso di occupazione di almeno il 78% nell’Unione europea; la partecipazione di almeno il 60% degli adulti a corsi di formazione ogni anno; la riduzione del numero di persone a rischio di esclusione sociale o povertà di almeno 15 milioni, di cui 5 milioni di bambini, necessitano il coinvolgimento di ogni organismo che potrà usufruire di quelle risorse. Disoccupazione giovanile, abbandono scolastico, esclusione dal lavoro di fasce della popolazione, giovani non impegnati in attività di studio, lavoro o formazione (NEET), aumento di fragilità ed esclusione, sono la fotografia di un campo in cui i diritti sociali sono negati. In questa situazione che per noi assistenti sociali è evidente, servono sì gli adeguati finanziamenti, ma serve ancor di più la capacità di programmazione, la sinergia tra i piani e gli interventi, il potenziamento delle competenze a tutti i livelli e il coinvolgimento delle capacità pubbliche, private e del Terzo Settore presenti nei territori”.
Il Sottocomitato è organizzato in tre gruppi di lavoro: giovani, donne e inclusione sociale-fragilità e vulnerabilità ai quali, con l’avvio delle attività, il Cnoas porterà il contributo della professione con la partecipazione della presidente Barbara Rosina e della vicepresidente Silvani..