Quello che leggiamo, da due giorni, su giornali e media on line, è che un 33enne avrebbe tentato di violentare, in Toscana, una giovane assistente sociale che lo stava aiutando. Quello che la cronaca di queste ore aggiunge è che l’arresto dell’uomo è stato convalidato.
Abbiamo cercato immediatamente, come Consiglio regionale e come Consiglio nazionale, di capire qualcosa di più e soprattutto di far arrivare la nostra solidarietà e magari anche il nostro aiuto, all’assistente sociale coinvolta. Né le strutture pubbliche, né i numerosi Cas contattati, ci hanno dato notizie e conferme.
Scriviamo, dunque, per denunciare l’ennesimo atto di violenza contro chi aiuta chi ha bisogno di aiuto. Scriviamo per ribadire che nessuno dovrebbe essere lasciato solo a fronteggiare situazioni di disagio. Chiunque sia e dovunque sia la giovane coinvolta in questo tentativo di stupro, senta la vicinanza di ogni assistente sociale, il 90% dei quali nella propria vita professionale ha ricevuto minacce, intimidazioni, aggressioni verbali o fisiche.