Del Servizio Sociale Professionale in Sanità ha parlato la presidente Barbara Rosina intervenendo all’8° Forum Mediterraneo in Sanità – Un patto per il rilancio della Sanità nel Sud tra Innovazione – Equità – Sostenibilità – che si è svolto a Bari dal 18 al 20 settembre.
Un’occasione importante per ribadire come ormai da qualche anno, al Nord come al Sud del nostro Paese, siano in vigore norme che definiscono in modo chiaro la presenza degli assistenti sociali nel sistema salute. “Parliamo – ha detto Rosina, nel suo intervento nella sessione ‘Pianificazione strategica e indirizzi programmatici. Gli scenari tra presente e futuro’ – di professionisti che sono identificati nodi centrali non soltanto negli ambiti e nelle attività storicamente presenti, ma anche rispetto ad attribuzioni nuove. Siamo centrali nella valutazione per l’assegno di inclusione, negli interventi su autosufficienza, disabilità e per autori di reato”.
“Le previsioni normative e gli standard previsti dal DM77, le esperienze maturate in molte regioni rispetto all’individuazione di un dirigente di servizio sociale della sanità, il cambiamento nell’approccio dell’assistenza territoriale che si fonda oggi sui principi di prossimità, integrazione, sviluppo e digitalizzazione rendono ormai indifferibile una strutturazione regionale omogenea – ha aggiunto – Occorre investire nell’adozione di provvedimenti programmatori da parte di tutte le Regioni ed è ora di avviare azioni innovative e di riforma sviluppo e miglioramento dell’organizzazione degli enti del sistema sanitario e sociosanitario”.
La presidente, concludendo ha insistito sul riconoscimento dell’importanza della formazione continua, sulle specializzazioni dello studio e sull’obbligo di organismi a diverso titolo rappresentativi della professione che, in sinergia con altri, possano svolgere un’azione completa e complementare per il benessere delle persone.