“Unire l’Europa per cambiarla”, è il titolo di un ordine del giorno che abbiamo firmato convintamente al Cnel credendo fermamente nelle 10 priorità e proposte che accompagnano il documento.
Eccole:
1. Più investimenti e innovazione per un modello di sviluppo sostenibile. Monitoraggio europeo dei progressi verso il 2030;
2. Aumentare gradualmente le risorse dell’Unione al 3% del PIL per progetti comuni sulle priorità economiche e sociali decise dal Parlamento europeo senza comportare aggravi a carico di lavoratori e imprese;
3. Regia europea per politiche di sviluppo sostenibile: green economy, intelligenza artificiale, infrastrutture materiali e immateriali, economia sociale, agricoltura ecologica;
4. Un social compact europeo: contrasto alle diseguaglianze e alle povertà, reddito minimo, indennità europea di disoccupazione, lotta al dumping contrattuale, gestione europea delle migrazioni;
5. Un anno di Erasmus per tutti i giovani europei: studio, servizio civile, inserimento al lavoro;
6.Piano europeo per la formazione continua e digitale;
7. Avvio dell’armonizzazione fiscale e fiscalità comune per grandi progetti strategici;
8. Accelerazione del processo di integrazione politica: elezione diretta del Parlamento europeo e attribuzione di pieni poteri legislativi al Parlamento stesso;
9. Potenziamento del dialogo sociale e sostegno alla contrattazione collettiva europea;
10. Promozione di consultazioni dirette dei cittadini e riconoscimento ad essi del potere di petizione verso le istituzioni europee.