Sì alle proposte di Alleanza su RDC: “I veri poveri non sono furbetti,
anzi…”

“I veri poveri non sono furbetti e non hanno Maserati. Forse non arrivano neanche a sapere di aver diritto ad usufruire di un aiuto economico che li sostenga e, se arrivano a saperlo, spesso ne vengono lasciati fuori. Per questo, nel giorno in cui il RDC arriva sui media per un nuovo scandalo che potrebbe far pensare che bisogna abolirlo, noi, insieme all’Alleanza contro la Povertà alla quale aderiamo, ripetiamo che bisogna eliminare le storture che aprono varchi ai disonesti, ma che serviva, serve e servirà una misura che includa gli esclusi”.

Lo dice Gianmario Gazzi, presidente degli assistenti sociali sostenendo le otto proposte sottoposte a Governo e Parlamento dall’Alleanza.

“Condividiamo il documento nel suo insieme, ma vogliamo sottolineare in particolare l’importanza della reintroduzione dell’analisi preliminare del nucleo beneficiario che contraddistingueva il Reddito di Inclusione. Bisogna valutare adeguatamente i bisogni, intercettare il disagio sociale, rafforzare la collaborazione e il coordinamento servizi sociali territoriali, Comuni, Inps… Serve un approccio multidimensionale e la constatazione che aver voluto penalizzare le famiglie non italiane e aver legato strettamente la povertà alla mancanza di lavoro siano stati errori ai quali bisogna porre rimedio. Se ne tenga conto mentre si discute la legge di Bilancio senza fare del nome della misura una bandiera da difendere a oltranza o da affossare – conclude – Chi conosce i poveri sa come fare, serve un’analisi multidimensionale per individuare al meglio come aiutare le persone e le famiglie”.