Otto articoli della riforma della non autosufficienza, Dlgs 62, coinvolgono i professionisti assistenti sociali ai quali il ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha riconosciuto un ruolo “strategico e specifico”.
È stato il workshop più frequentato – oltre 150 assistenti sociali presenti provenienti da tutt’Italia – quello organizzato dal Cnoas in collaborazione con il Croas dell’Emilia Romagna al ‘Forum della non autosufficienza e dell’autonomia possibile’ in programma a Bologna fino a domani.
Tre ore dense di interventi e relazioni importanti, introdotte dalla presidente nazionale Barbara Rosina che, insieme alla vicepresidente Mirella Silvani e alla presidente dell’Emilia Romagna, Maria Chiara Briani, hanno delineato le sfide “grandi e piccole” che attendono la professione alle prese con la riforma.
Il punto di vista legale, le funzioni dell’Osservatorio, le esperienze e le difficoltà già visibili per le nove province che a gennaio 2025 che inizieranno la sperimentazione di questa “legge di sistema”, di questo Decreto legislativo, che la presidente ha definito “complesso, ambizioso e sfidante”, hanno stimolato anche uno scambio con la platea.
Se il ministro, intervenuto in diretta online, ha annunciato l’allargamento della sperimentazione già nei primi mesi del 2025, l’Ordine, i territori, gli esperti per esperienza, si sono soffermati sulle risorse in campo “esigue, ma ci proviamo”, sulla necessità di formazione e di sviluppo delle competenze e di quel cambio di paradigma che significa anche, ha detto Silvani, “Non essere quelli che erogano prestazioni, ma, insieme agli altri e in una logica di comunità, professionisti che producono benessere”.
Con il tesoriere Francesco Poli oggi, e domani ancora con gli interventi della presidente Rosina in due convegni – uno a cura del Croas Lombardia e l’altro sulla salute mentale organizzato da Welfare Oggi – si conclude l’impegno al Forum.
Le slides del workshop di oggi sul Dlgs 62 , appena disponibili, saranno a disposizione di ogni assistente sociale.