Pubblicazioni anno 2020

 

Cosa vuol dire scrivere sulla vecchiaia?
Significa vedere soltanto i suoi bisogni, e quindi predisporre manuali d’uso, o immaginare anche una storia, lo scorrere di una vita intera che talvolta approda in una baia silenziosa come lo diventano le case di certi vecchi, piene di foto e di ricordi? In un’epoca in cui ancora ci spaventa questa quarta età, sempre più ampia ma dove anziani e familiari sono ancora troppo spesso soli, ci prova l’autrice con una raccolta che prende il largo da storie vere, conosciute in oltre 25 anni trascorsi a lavorare come assistente sociale in un comune dell’hinterland milanese. Storie di anziani a volte diffidenti come gatti, a cui l’ascolto e la scrittura riescono a restituire intatta  la poesia dei sogni e un’ironia capace di tenere a bada anche la realtà.

Presentazione
Il libro propone tre punti di vita differenti sulla vecchiaia: c’è il punto di vista del narratore, che si sofferma sulle storie di alcuni anziani evidenziandone il carattere tragicomico che assume spesso la vita; c’è il punto di vista umanissimo e doloroso del figlio che assiste il genitore malato nell’ultima parte della sua esistenza, quando l’unica cura possibile diventa l’esserci piuttosto che il fare; infine c’è il punto di vista professionale dell’assistente sociale, che per lavoro si occupa di anziani e, nel prendersene cura, a volte deve combattere contro la loro indisponibilità ad essere aiutati. È proprio questo il punto di vista autobiografico dell’autrice dove la narrazione, passando dalla terza alla prima persona, pesca nella rete di esperienze accumulate in oltre 25 anni trascorsi a lavorare come assistente sociale in un Servizio Sociale comunale della provincia di Milano. Nel corso di questi racconti, che mettono in scena percorsi di intervento a favore di anziani soli non autosufficienti, emerge la fatica emotiva dell’assistente sociale nell’attuare azioni di protezione a favore di persone fragili quando non si disponga dell’assenso dell’interessato (per esempio nell’esecuzione di un provvedimento tutelare dell’Autorità Giudiziaria che preveda l’inserimento in una residenza sanitaria assistenziale), insieme ai dilemmi etici che, benché connaturati all’esercizio della professione, emergono ogni qualvolta sia necessario armonizzare il principio di autodeterminazione della persona con le esigenze di una sua protezione. L’autrice mostra come il tempo dell’ascolto rappresenti una risorsa professionale straordinaria per l’efficacia degli interventi di Servizio Sociale Professionale.

Anche nei racconti dove l’io narrante non è quello dell’assistente sociale, questa figura compare sullo sfondo della vita delle persone sotto varie forme (una volta è il colloquio di un figlio che
chiede i pasti caldi per l’anziano genitore, un’altra la telefona del vicino di casa per segnalare una situazione di fragilità), a sottolineare come il Servizio Sociale Professionale di un ente di prossimità come il comune sia percepito come immediatamente vicino alla vita quotidiana dei cittadini e alle loro necessità.

L’autrice
Manuela Curioni, assistente sociale specialista, per oltre 25 anni ha lavorato presso il Servizio Sociale del comune di Melegnano (MI) occupandosi di anziani, disabili, famiglie con minori e adulti
in difficoltà. Da Lodi, città natale in cui ha sempre vissuto, è partita molte volte a piedi per conoscere il mondo e scrivere racconti di viaggi e di montagne: tra i suoi libri Il suonatore di bottiglie (Kellermann Editore 2007), L’isola delle correnti (Polaris 2014) e La bambina che amava i gatti (2017). Il nonno nella valigia è la sua prima pubblicazione che mette a tema la professione dell’assistente sociale.

 


 

Nuovo Codice Deontologico dell’assistente sociale: le responsabilità professionali

Il 1° giugno 2020 è entrato in vigore il nuovo Codice deontologico dell’assistente sociale. Numerose le novità introdotte: dai richiami a normative e definizioni internazionali presenti nell’incipit al Preambolo, dai riferimenti deontologici inediti e innovativi alla strutturazione in nove Titoli. Quali sono, dunque, le responsabilità professionali che l’assistente sociale deve assumersi nell’esercizio delle sue funzioni?
Come affrontare con competenza i cambiamenti sociali e organizzativi?
Quali strategie adottare per rispondere alle richieste di aiuto da parte di persone, coppie, famiglie, gruppi e comunità? Il volume, rivolto agli assistenti sociali, ai responsabili e ai coordinatori dei servizi sociali e sociosanitari, e agli studenti dei corsi di laurea in Servizio sociale, propone una lettura critica del nuovo Codice. Due gli obiettivi prioritari: sostenere e consolidare le conoscenze teoriche e fornire utili strategie operative per rafforzare le competenze professionali.

Simonetta Filippini, assistente sociale specialista e sociologa, svolge attività di supervisione professionale e formazione rivolta a operatori dei servizi sociali e sociosanitari. È docente a contratto di Principi, etica e deontologia del servizio sociale nel corso di laurea triennale in Servizio sociale del Dipartimento di Sociologia
e ricerca sociale dell’Università degli Studi di Trento. Autrice di numerosi saggi e articoli, per Carocci editore ha pubblicato Il servizio sociale e le famiglie con minori (con S. Ardesi; 9 a rist. 2017).

 

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Ilenia Marino ha poco più di trent’anni, è un assistente sociale siciliana e si definisce idealista, caparbia,felice, complicatamente semplice, piena di colori e una sognatrice coi piedi per terra che si ostina a fidarsi e a sbatterci la testa. Ha studiato e si è abilitata all’Università di Pisa, dove, grazie anche a una meravigliosa esperienza di tirocinio nel progetto “Homeless” della Coop. sociale “Il cerchio”, ha potuto apprendere l’importanza della comunicazione verbale e non verbale al fine di costruire una valida e fruttuosa relazione fiduciaria con l’utente.
Durante la sua esperienza lavorativa, infatti, ha avuto la possibilità di entrare in contatto con diverse
tipologie di utenza, dagli uomini richiedenti asilo alle persone con disabilità, dai minori stranieri non accompagnati alle persone con un disagio mentale, dagli homeless ai tossicodipendenti, rimanendo colpita dall’importanza che parola, gioco e colore possono rivestire nel corso di un intervento sociale.

Attraverso la voce narrante di Daniel, un ragazzo nigeriano arrivato in Italia come richiedente asilo, il libro “NELLE SUE SCARPE. Lungo le tracce di chi è costretto a inseguire il sogno europeo” racconta il viaggio fisico e mentale che devono affrontare tutti quei ragazzi giunti in Europa per richiedere la protezione internazionale.
Seguendo il filo rosso del “non posso permettermi di fallire” e prendendo in considerazione sia gli aspetti burocratici che quelli emotivo/relazionali, i capitoli, infatti, raccontano le differenti storie di vita di giovani uomini provenienti da Nigeria, Gambia, Senegal, Costa d’Avorio, Guinea, Ghana, Sudan, Repubblica Centrafricana, Mali, Bangladesh e Pakistan, la situazione politico/sociale dei loro Paesi d’origine, il viaggio fatto per raggiungere un porto sicuro, i campi di prigionia libici, l’iter necessario per ottenere l’asilo politico, le difficoltà incontrate nel trovare un lavoro e il razzismo, mentre l’epilogo è uno sfogo dell’autrice, che parla sia della sua esperienza lavorativa che, soprattutto, di tutte quelle emozioni, paure e speranze che ha dovuto fronteggiare in quel C.a.s.
Raccontando le storie, gli incontri, i problemi e i successi che hanno avuto luogo nell’anno e mezzo in cui l’autrice ha lavorato in una struttura che è stata uno step di passaggio e non un “per sempre” sia per lei che per i suoi protagonisti, infine, il testo non ha delle vere e proprie conclusioni e ci lascia con la speranza che questi abbiano realizzato i loro sogni ma anche con la paura dell’incertezza del non sapere cosa ne è stato di loro.

 


 

GLI AUTORI

Antonella Bregantin. Già docente di Guida al Tirocinio e di Principi e fondamenti del servizio sociale, Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze ASST di Monza. Coordina le attività di tirocinio della ASST in rapporto con il Corso di Laurea in Servizio Sociale UNIMIB.

Angela Monica Carera. Docente di Principi e fondamenti del servizio sociale, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso il Comune di Monza in qualità di Responsabile dell’Ufficio di Piano. Già Coordinatrice tecnico-scientifica del progetto di Rigenerazione Urbana e Sociale di Zingonia.

Rosa Maria Carmagnola. Docente di Guida al Tirocinio, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso il Dipartimento PIPSS (Integrazione delle prestazioni sociosanitarie ed assistenziali) di ATS della Brianza.

Guglielmo Frigo. Studente del Corso di Laurea Magistrale in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali. Assistente sociale presso Cooperativa Atipica ONLUS. Membrodell’associazione studentesca “In-Formazione”.

Manuela Fumagalli. Già docente di Guida al Tirocinio e di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso Cooperativa Farsi Prossimo, referente Area Housing sociale.

Beatrice Longoni. Coordinatrice dei docenti di Guida al Tirocinio, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista libera professionista. Consigliere nel Consiglio Regionale Ordine Assistenti Sociali della Lombardia.

Maria Luppi. Già docente di Guida al Tirocinio e di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Coordinatrice del progetto “Tirocini innovativi”.

Antonella Maiocchi. Già docente di Guida al Tirocinio, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso l’INAIL – sede territoriale di Monza-Brianza.

Franca Olivetti Manoukian. Psicosociologa, fondatrice dello Studio di Analisi Psicosociologica – APS, svolge attività di formazione, consulenza organizzativa e ricerca, in particolare presso servizi sociali e sanitari pubblici e privati.

Lucia Mariani. Già docente di Guida al Tirocinio, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso l’Asp “Azienda Isola”, Responsabile Area Minori e famiglia.

Annalisa Mazzoleni. Assistente sociale presso il Comune di Pandino (CR). Responsabile Area Servizi Socio Culturali e Istruzione e componente dell’Ufficio di Piano dell’Ambito cremasco.

Silvana Nicola. Docente di Guida al Tirocinio, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso il Dipartimento PIPSS di ATS Milano Città Metropolitana; segue l’ambito della conciliazione dei tempi vita-lavoro dal 2011.

Patrizia Pedrazzini. Docente di Guida al Tirocinio, Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Assistente sociale specialista presso il Comune di Soncino (CR). Responsabile Area Servizi alla Persona e componente dell’Ufficio di Piano
dell’Ambito cremasco.

Mara Tognetti Bordogna. Professore Ordinario di Sociologia Generale, Dipartimento di Scienze Politiche, Università degli Studi Federico II di Napoli. Già presidente del Corso di Laurea in Servizio Sociale, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dirige la rivista Welfare&Ergonomia, edita da FrancoAngeli.