Riforma Cartabia: continuità o discontinuità per l’assistente sociale? Hanno parlato di questo le consigliere Cnoas, Annunziata Bartolomei ed Erika Tognaccini, intervenendo al webinar organizzato dal Croas Veneto sui cambiamenti che la legge ha comportato per il servizio sociale nel processo di tutela delle persone di minore età.
Bartolomei e Tognaccini hanno ribadito l’importante funzione di trasformazione e di accompagnamento che l’assistente sociale svolge anche nella cornice giudiziaria. “Attraverso una relazione professionale trasparente e autentica – hanno spiegato – il nostro ruolo è quello di promuovere la partecipazione, far riconoscere i diritti, rendere efficace e duraturo il risultato dei progetti messi in campo. Il sistema dei servizi alla persona deve lavorare insieme alla magistratura nelle funzioni di tutela e protezione delle persone di minore età”.
Un’ulteriore riflessione ha riguardato l’importanza di mettere a disposizione del magistrato gli elementi di analisi e di valutazione delle situazioni dei minorenni e delle loro famiglie in ordine alle loro fragilità, ma soprattutto alle risorse e potenzialità rispetto alle quali agire e costruire insieme il progetto di accompagnamento. “E’ un compito importante e delicato – hanno concluso – perché tali elementi contribuiscono alla formazione della decisione del magistrato e quindi alla costruzione di un dispositivo che dovrà promuovere l’auto determinazione delle persone. Ognuno di noi sa, nel rispetto dell’autonomia professionale, di avere una grande responsabilità”.