
“Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura, a trattamenti o a punizioni crudeli, inumani o degradanti”. Così la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. E questa resta una sfida ancora da vincere: 50 mila sono le vittime registrate ogni anno, ma la tortura è un fenomeno molto più diffuso. Un reato atroce, contro la persona e contro la dignità umana che ancora persiste, anche nei paesi democratici. La giornata contro la tortura che ricorre oggi, è stata istituita nel 1997 ed è stata ratificata da 163 Paesi. Abbiamo il dovere di non dimenticare di sentirci coinvolti perché ciò che è già accaduto e continua ad accadere – ma soltanto alcuni casi arrivano a noi – è un crimine contro l’umanità. E non c’è ragion di Stato che giustifichi la tortura. Abbiamo il dovere di chiedere e pretendere giustizia. E di non voltarci mai da un’altra parte. Mai.