MSNA: “Verità contro pregiudizi e strumentalizzazioni”. Convegno in FVG

“Quando si parla di minori stranieri non accompagnati e si sentono parole come emergenza, paura, sicurezza, controllo, invasione e noi ci sentiamo chiedere, anche in questo caso: “ma voi dove eravate?”  dobbiamo rispondere che, anche in questo caso e quotidianamente siamo a fianco di bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Che da loro ascoltiamo racconti di morte, sofferenza, rischi, violenze fisiche e sessuali, vite in pericolo, sfruttamento. Ma raccogliamo anche desideri, speranze, ambizioni… Di questo dobbiamo parlare, questa nostra conoscenza diretta deve arrivare agli altri, deve diffondersi nel Paese perché è l’unica vera e non è frutto di pregiudizi, né di calcoli strumentali”.

“Attraverso i confini: la rotta balcanica. Il viaggio e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati: esperienze a confronto dall’introduzione della Legge 47 del 2017” è il titolo del convegno organizzato dal Croas Friuli Venezia Giulia al quale ha partecipato la presidente Barbara Rosina.
Cruciale, anche se online, l’intervento della senatrice Sandra Zampa che ha ripercorso i punti cardine della legge che porta il suo nome evidenziando le criticità intervenute con modifiche normative che hanno messo a rischio la possibilità di tutelare questi minori e garantire loro i diritti previsti dalle convenzioni internazionali.

“Ringrazio la presidente Tiziana Da Dalt e tutto il Consiglio per il coraggio dimostrato nel portate nuovamente alla luce un tema così controverso e strumentalizzato – ha detto Rosina – Quando parliamo di MSNA lo facciamo partendo dal sistema di politiche ed interventi a favore dei minori e delle famiglie e sottolineando la necessità di realizzare i Livelli Essenziali delle Prestazioni già definiti e realizzati soltanto in alcune aree del Paese. Occorre presidiare la garanzia della presenza di un assistente sociale ogni 5000 abitanti, della Supervisione in tutti gli ambiti, ma bisogna lavorare sulla disomogeneità dei modelli organizzativi, sull’integrazione sociosanitaria, sul funzionamento delle équipe, sul coinvolgimento degli esperti per esperienza. Soltanto così applicheremo le leggi che rischiano di restare sulla carta”.

La presidente ha chiuso ringraziando tutti gli assistenti sociali presenti all’evento e  quelli rimasti a presidiare gli  uffici per il loro lavoro quotidiano, per la presenza e per la competenza nella gestione di situazioni di sofferenza importanti, per la capacità di stare al fianco di minori con profonde ferite, non soltanto fisiche e per la l’intelligenza di realizzare i principi di solidarietà.
“Ricordiamoci sempre di far parte di una comunità – ha concluso –  Di vedere orizzonti, cito Frida Kalo, dove altri vedono confini. Noi per quello che vediamo, per quello che facciamo, possiamo contribuire a una narrazione diversa sul viaggio, l’accoglienza, la vita di chi arriva nel nostro Paese, magari piccolissimo. Noi possiamo combattere la propaganda anti immigrati raccontando la verità”.