“I minorenni devono essere tenuti fuori dallo scontro politico. I loro diritti, infatti, non hanno colore, non appartengono a una parte piuttosto che a un’altra. Sono patrimonio di tutti e devono essere centrali nelle attività programmatiche e nelle scelte strategiche delle istituzioni”.
C’eravamo anche noi, con la consigliera Elma Battaglia, all’audizione in Parlamento dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, che è stata l’occasione per rimettere al centro temi e problemi che toccano la vita delle generazioni del futuro.
Davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dopo l’indirizzo di saluto del presidente della Camera, Fontana, la Garante ha parlato di violenza di genere tra i minorenni, bullismo e cyberbullismo, baby gang, giustizia riparativa per i minorenni, minori stranieri non accompagnati…
Protagonista anche la Consulta delle ragazze e dei ragazzi che hanno letto una missiva per il Capo dello Stato nella quale chiedono di essere ascoltati.
“Noi assistenti sociali siamo i primi ad essere chiamati all’ascolto dei minori – dice Battaglia, delegata Cnoas per Minori e Famiglie, condividendo le parole della Garante e della Consulta – Siamo in prima linea nel recepire il loro disagio e le loro fragilità così come a difendere e garantire i loro diritti. Fuori da ogni scontro politico e ideologico, per noi non c’è distinzione nell’ascolto di minori autori di reato o stranieri o di altre religioni o LGBTQ+. Professionisti competenti e servizi strutturati in tutto il Paese per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.