Abbiamo ascoltato con molta attenzione le linee di indirizzo che – per conto della ministra Eugenia Roccella – la delegata dal ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità ha esposto durante la riunione d’insediamento del nuovo Osservatorio per l’Infanzia e l’Adolescenza. Davanti ai rappresentanti delle diverse amministrazioni centrali competenti in materia di politiche per l’infanzia e l’adolescenza, delle Regioni e delle autonomie locali, dell’Istat, delle parti sociali, del Terzo Settore, di esperti, abbiamo ribadito che come assistenti sociali, siamo impegnati nell’Osservatorio per dare il nostro apporto a favore di tutte le persone, di tutti i minorenni, di tutte le famiglie e tutti i genitori.
Abbiamo chiarito che servono servizi stabili e strutturati – in Italia dovrebbero esserci 2900 consultori, ma sono attivi soltanto 1680 – così una continuità nell’ascolto e nell’intervento di professionisti che non possono essere a progetto o a termine.
“Servono competenze e specializzazioni – ha insistito il presidente dell’Ordine, Gianmario Gazzi – riformando la formazione universitaria e investendo sulla programmazione dei fabbisogni di assistenti sociali che, in alcune regioni, non sono affatto sufficienti”.