Con il femminile “Intimità”, sollecitati dalla giornalista Paola Triscornia, parliamo dei PUA, Punto Unico di Accesso.
Di questi nuovi e principali luoghi di prossimità, dove c’è sempre un assistente sociale e un infermiere – sono già attivi 55, ma entro il 2026 dovranno essere 1430 e – che in un solo punto raccolgono i bisogni sanitari, sociali, assistenziali e amministrativi dei cittadini, discute la nostra vice presidente Mirella Silvani: “Qui – spiega Silvani – si dove tener conto delle esigenze dei cittadini considerati persone e non più malati. Per accedere ai PUA non c’è bisogno di impegnativa medica”.
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