Giustizia e minori migranti. Un confronto europeo a Genova. Il Cnoas c’è

La voce dei ragazzi, quella degli esperti in giustizia minorile, uno sguardo approfondito sui minori migranti… Anche il Cnoas, con Giovanni Cabona, il consigliere con delega all’internazionalizzazione della professione e al tema della giustizia, ha partecipato a Genova al Seminario annuale del CFJ- EN Child Friendly Justice European Network dal titolo “Transforming Justice System for Children in Migration”.

Su invito di Defence for Children International Italy con il quale il CNOAS ha un protocollo d’intesa, abbiamo assistito alle due giornate di studio, alle quali hanno partecipato oltre 100 esperti di giustizia minorile da tutta Europa che hanno offerto una panoramica delle condizioni in cui si trovano i minori migranti. Sia i minori non accompagnati che sono i più vulnerabili ma anche i minori che migrano con la famiglia o parenti/accompagnatori che non vengono tenuti in considerazione in quanto minori nei procedimenti di riconoscimento dello status di rifugiato.

Interessate la tavola rotonda animata da quattro giovani ambasciatori del Network: Ibourahin Diarra, dall’Italia; Rahamat Amiri, Fatty Bakary, Ammar Abou Assaf dalla Grecia.

La giornata si è conclusa con la definizione di raccomandazioni rivolte alla politica, vera assente, che verranno proposte in occasione della campagna elettorale per il parlamento Europeo.

Raccomandazioni:

  • Promuovere meccanismi che consentano la partecipazione dei minori ai procedimenti
  • Prevenire il traffico e lo sfruttamento di minori migranti
  • Proibire la detenzione dei minori legata al processo migratorio
  • Stabilire valutazioni individuali che siano a misura di bambino, attente al genere e culturalmente sensibili
  • Formare tutto il personale che lavora nel campo della migrazione di minori
  • Assegnare risorse/budget per una giustizia a misura di bambino
  • Introdurre un sistema di protezione integrata dei minori
  • Creare condizioni favorevoli per un accesso effettivo alla giustizia
  • Garantire rappresentanza e assistenza legale gratuita e di qualità
  • Assicurare educazione, incoraggiamento e empowerment
  • Promuovere un’effettiva tutela del minore con informazioni adeguate all’età
  • Realizzare interventi di mediazione culturale e linguistica