G7 Disabilità: in un decalogo la nostra posizione

Tanti, tantissime colleghe e colleghi, associazioni, il ministro Alessandra Locatelli…lo stand che abbiamo allestito in strada ad Assisi, è stato un luogo di confronto e relazioni che é andato molto al di là del tema dell’evento, il G7 disabilità e inclusione, inserito nel semestre di presidenza italiana del consesso dei Sette Grandi.
Il Cnoas presidia la tre giorni 14-15 e 16, Assisi e Solfagnano – con la presidente Barbara Rosina, la vicepresidente Mirella Silvani, la consigliera segretario Erika Tognaccini e la consigliera nazionale Elisa Concina. Presente il Croas Umbria.
Allo stand, un’esaustiva documentazione sul ruolo della professione e un documento – in italiano e inglese che abbiamo distribuito e che condividiamo  in 10 punti che riassume approccio e proposte dell’Ordine in tema di disabilità.

Ieri, durante la cerimonia di apertura, oltre alle parole dei ministri per la Disabilità dei Sette Paesi, dell’Unione Europea e di altre quattro nazioni Kenya, Tunisia, Sudafrica e Vietnam il racconto di persone che pur private di alcune funzioni, hanno avuto successo nella vita e nello sport. “Siamo a fianco come professione – dice la presidente Rosina- anche di persone che non erano sul palco, che non rientrano negli standard classici del successo, che hanno famiglie in difficoltà, e che hanno la necessità di servizi pubblici, dell’associazionismo e del Terzo Settore per essere messi in grado di avere garantiti i diritti. Ogni persona – ribadisce la presidente dell’ Ordine – deve poter vivere la propria vita secondo le sue possibilità, inclinazioni, aspirazioni. Le e gli assistenti sociali sono quotidianamente al loro fianco, anche senza i clamori della cronaca”.

 

IN ALLEGATO IL DECALOGO Cnoas in italiano e inglese