“Nessuno, comunque la pensi, può rimanere indifferente di fronte alla decisione degli uffici giudiziari di Padova di impugnare gli atti di nascita di 33 bambini, figli di coppie composte da due madri. E certo non restiamo indifferenti noi assistenti sociali che scegliamo, sempre, di essere di parte. E, qui, dalla parte dei bambini. Come diciamo noi… cercando di agire nel migliore interesse del minore.
Ma non vogliamo muoverci sull’onda dell’emozione, per questo come gruppo “Famiglie e minori” – tema proposto anche in occasione del nostro trentennale – abbiamo deciso di proporre al Consiglio di lavorare a un documento esaustivo che sia di guida a tutti noi per i “casi Padova” che si sono creati e si potrebbero creare. Un documento che richiami tutti alle proprie responsabilità; i decisori politici, le istituzioni, la magistratura, i servizi. Perché la sorte, la vita delle persone, non può essere in balia delle convinzioni dei singoli che, in virtù dell’alternanza democratica al governo del Paese e dei territori, cambiano”.
Lo dice Enza Fichera, consigliera nazionale e componente del gruppo.