Dl Lavoro: luci e ombre. Collaboriamo perché non si torni indietro”.

Il presidente degli assistenti sociali: Ascoltati su adulti fragili e violenze di genere”
” In Italia –  in molti altri Paesi è già così – torniamo a ritenere necessario prevedere una misura universale a sostegno delle persone che, per mille ragioni, si trovino in una condizione di povertà, per questo l’approvazione del Decreto Lavoro che dà il via all’Assegno di Inclusione – misura sostitutiva di quello che era il Reddito di Cittadinanza – ci suggerisce un giudizio con luci ed ombre”.
Così, Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali, commenta l’approvazione di ieri a Montecitorio.
“Aspetteremo i decreti attuativi anche per veder chiarite alcune situazioni – a cominciare dalla sorte dei care leavers –   che a una prima lettura delle norme, non hanno risposte, ma fin qui sottolineiamo positivamente  – aggiunge – il fatto che l’Assegno, su certificazione dei servizi sociali, sia destinato agli adulti fragili senza differenziazioni tra famiglie,  occupabili e “non occupabili. Avevamo chiesto questa correzione e siamo stati ascoltati. Positivamente valutiamo anche l’attenzione alle donne vittime di violenza che possono accedere all’AdI senza l’obbligo di un percorso formativo e tenendo conto del proprio ISEE sganciato da quello familiare. Bene anche la possibilità di utilizzare le risorse del Fondo Povertà per tutte le persone vittime di esclusione e per il rafforzamento del segretariato sociale e della valutazione multidimensionale poiché sì conclude la limitazione dell’azione professionale concentrata sul solo strumento di sostegno al reddito. Per dirla con parole nostre, non ci saranno più le e gli assistenti sociali del RdC ora dell’ AdI, ma come sempre e in ogni altra situazione, le e gli assistenti sociali impegnati nell’affiancamento e al supporto di ogni tipo di fragilità. Infine una novità per colleghe e colleghi fin qui impegnati in questo campo e alle prese con scadenze insostenibili: lo spostamento dal 30 giugno al 31 ottobre della valutazione dei requisiti per traghettare i percettori del RdC all’AdI”.

“Come Ordine  – conclude Gazzi – diamo fin da ora la massima disponibilità a collaborare con i decisori perché non si facciano passi indietro”.