Dimissioni complesse, Cot, PUA, domiciliarità, servizio sociale professionale, continuità assistenziale… Tante le parole chiave e i nuovi acronimi che mettono in evidenza il ruolo e l’attività dell’assistente sociale nei percorsi di cura e assistenza che interessano le persone con bisogni di salute complessi, spesso non autosufficienti. È un’attività storica negli ospedali e nei servizi che si occupano delle dimissioni protette e che ora prende nuova forma anche all’interno delle COT e dei PUA previsti dal DM 77/22.
Il Cnoas, con il documento che pubblichiamo ha voluto fornire alla comunità delle e degli assistenti sociali un approfondimento e delle proposte costruiti con la collaborazione dei delegati dei CROAS al Tavolo salute e sanità del Nazionale. Una sintesi di esperienze e modelli diversi tra Regioni, dalla quale emerge in modo unitario la funzione che il Servizio sociale professionale ha nei percorsi di continuità assistenziale ospedale /territorio: una funzione indispensabile per mettere al centro la persona con le sue relazioni e non la malattia, per collegare i diversi setting operativi.
Un documento che vuole essere uno strumento di conoscenza e orientamento per l’azione di promozione del ruolo dell’ assistente sociale nei servizi sanitari e sociosanitari a livello regionale e per tutta la comunità professione , dal quale emerge chiaramente, ancora una volta, l’importanza di professionisti con competenze specifiche, in continuo aggiornamento.
Oggi pubblichiamo l’intero documento, ma già dalla prossima settimana affronteremo uno per uno i temi, in una versione semplificata e di veloce accesso.
Buon lavoro a tutte/i noi.