BUDGET SALUTE: Gazzi in audizione alla Camera in commissione Affari Sociali

“E’ necessario recuperare quanto perso di componente sociale all’interno del sistema salute, riprendendo l’istituzione del servizio sociale aziendale all’interno delle strutture sanitarie. Oggi contiamo un depauperamento della componente sociale nella sanità, mentre tutto viene scaricato tutto sull’Ente locale e sul Terzo Settore”. Così il presidente Gianmario Gazzi in audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera sulla proposta di legge “Introduzione sperimentale del metodo del budget di salute per la realizzazione di progetti terapeutici riabilitativi individualizzati”
“Bisogna riservare parte degli interventi previsti all’interno del budget di salute – termine che richiama un’idea aziendalistica che non ci piace – ai giovani, perché molto, ma non abbastanza, si fa su cronicità e disabilità, ma bisogna tutelare anche i giovani che potrebbero usufruire di questo strumento. Bisogna dare importanza al tema dell’età per costruire reti che durino nel tempo – ha proseguito – L’obiettivo è garantire a tutti i cittadini italiani uguali diritti sociali nel territorio. Oggi abbiamo molte differenze, che questa legge può e deve affrontare per fare in modo di dare gli stessi diritti, le stesse opportunità e le stesse risorse al Nord come al Sud”.
Rispondendo alle domande dei parlamentari sulla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) e alle osservazioni delle cooperative sociali, il presidente degli assistenti sociali ha sostenuto che l’”integrazione socio-sanitaria non può essere una disputa tra enti su chi paga la fattura. Serve la partecipazione del soggetto pubblico, del Terzo Settore e della persona. Perché è importante realizzare la dote di opportunità all’interno della comunità. Per tutti e dovunque”.

IL VIDEO DELL’AUDIZIONE