Avvocati e assistenti sociali per la difesa dei vulnerabili. Ora c’è un protocollo

Nel rispetto delle specifiche competenze” avvocati e assistenti sociali lavoreranno per la difesa delle “persone vulnerabili, minorenni o privati della libertà personale”. E’ questo il primo impegno del protocollo sottoscritto giovedì nella sede del Consiglio Nazionale Forense dalla presidente del CNF, Maria Masi e dal presidente Cnoas, Gianmario Gazzi.
Il protocollo LINK segna un deciso passo avanti nelle relazioni tra due ordini professionali che in passato non sempre si sono ritrovati in totale sintonia.
“Le nostre competenze e funzioni sono certamente diverse – ha detto Gazzi – ma soltanto lo scambio reciproco e una formazione che ci permetta un aggiornamento costante su regole e deontologia, ci aiuterà di essere migliori nei confronti delle persone che seguiamo”.
I due presidenti – accompagnati da Barbara Rosina e Giovanni Cabona per il Cnoas e Giuseppe Iacona, Carolina Scarano e Daniela Giraudo per il CNF – si sono impegnati a promuovere iniziative territoriali per la sottoscrizione di protocolli analoghi e, comunque, per l’attuazione di quanto firmato a Roma.