DL SEMPLIFICAZIONI. GAZZI, “No al lavoro gratuito, lede dignità e trasparenza”

 “La dignità del lavoro si difende anche prevedendo un giusto compenso e non nascondendo dietro false gratuità la premessa per chiamate ad amici degli amici. Ci auguriamo che l’emendamento presentato dai senatori Anna Rossomando, Franco Mirabelli e Monica Cirinnà al #ddlsemplificazioni possa mettere fine a una pratica che come professionisti assistenti sociali combattiamo da anni”.

E’ questo il commento del presidente del Cnoas, Gianmario Gazzi alle parole che si vanno ad aggiungere all’articolo 37 del Ddl 1883 con le quali si dispone che “Le Pubbliche Amministrazioni non possono prevedere alcuna clausola di gratuità, né corrispettivi dal valore simbolico, nei bandi o selezioni per servizi professionali. Tali clausole, ove previste, sono nulle e il compenso del professionista è determinato dal giudice tenendo conto dei parametri previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro della Giustizia (…) ”.

“Ancor più in questo momento insieme di crisi e di necessario rilancio – continua Gazzi– mentre si impediscono licenziamenti, si prolungano ammortizzatori sociali, si attendono fondi importanti dall’Europa, è necessario tutelare tutto il lavoro. A cominciare dai professionisti impegnati nel sociale che sono la linfa di una ripresa solidale e duratura”.