SANITA’ MARCHE: Il servizio sociale professionale nella riforma

“Una concreta ed efficace integrazione socio sanitaria per le prestazioni a tutela dei cittadini in situazione di fragilità e in condizione di cronicità nei servizi sanitari, assicurando l’apporto specifico in termini di programmazione e di organizzazione di sistema della nostra professione”. La presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali della Marche, Marzia Lorenzetti, dà una buona notizia che speriamo di poter mutuare in altre regioni italiane che ancora aspettano una vera integrazione a favore della salute, spiegando che ieri è stata approvata un’importante modifica alla legge del 2003 sulla riorganizzazione del servizio sanitario.
Al risultato di ieri – che prende il via nell’autunno del 2018 e istituisce il Dipartimento dell’Area di Servizio Sociale Professionale in sanità – hanno contribuito le indicazioni dettagliate date dal Consiglio Nazionale Assistenti Sociali, attraverso il Tavolo nazionale Sanità ripreso nel 2017 e la sinergia con le rappresentanti locali delle organizzazioni sindacali a cominciare da SUNAS e FIALS.
“E’ un traguardo importante – sostiene il presidente Gianmario Gazzi – Si tratta di garantire percorsi di accompagnamento delle persone e delle famiglie, anche sperimentando collaborazioni dirette negli studi dei medici di medicina generale, che vivono situazioni di complessità, fragilità, non autosufficienza e che possono presentare un alto consumo di risorse (per accessi al Pronto Soccorso o per ricoveri ripetuti) L ‘assistente sociale è il punto di raccordo tra il team sanitario e la rete dei servizi e delle risorse del territorio”.