“Una vita in un Lego” – questo è quello che ho pensato quando ho scattato questa foto.
Un colpo d’occhio quel mattoncino giallo, così minuscolo. Eppure era lì, sdraiato, in mezzo a una distesa di fango. Ed era rimasto in quella posizione da quando si erano ritirate le acque esondate del Montone. Ne ho visti altri di mattoncini lego sparsi nella zona rossa e insieme a loro, nelle strade, c’erano intere vite di persone, di famiglie e di comunità, storie nelle storie. Ma nelle strade, sfigurate, c’erano anche le persone che, instancabili, lavoravano incessantemente per riportare i luoghi al prima.
E c’eravamo anche noi, ci chiamavano “Angeli”. Anch’io ho poggiato un mattoncino nel mio tempo, ma a differenza delle altre volte, l’ho poggiato nella regione dove risiede una parte del mio cuore. Insieme a me, lo hanno poggiato, lo stanno poggiando e continueranno a poggiarlo tante altre colleghe e colleghi. Assistenti sociali dei territori dell’Emilia Romagna e assistenti sociali volontari di Protezione Civile Tutte/i insieme per costruire nuovi ponti di collegamento nella rete dell’emergenza, insieme per ricostruire un percorso con le persone che abitano territori vulnerabili e insieme per ripristinare le condizioni di normalità. L’assistente sociale mette a disposizione la propria professionalità per programmi e interventi diretti a supporto delle persone e della comunità volti al superamento dello stato di crisi in caso di calamità (art. 42 del Codice Deontologico dell’Assistente sociale). Un mattoncino alla volta, giorno dopo giorno.
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Elena Addessi – Lazio – A.S.Pro. C (Assistenti sociali per la Protezione Civile)