I messaggi dei ministri Cartabia, Orlando e Speranza, le segnalazioni delle onorevoli Carnevali Catalfo, Fedeli, Lorefice, Parente, l’attenzione della responsabile Salute PD, Zampa, le notizie su Radio1 Rai, sulle maggiori agenzie di stampa e tanti, tantissimi siti e quotidiani.
Il comunicato diffuso dal Consiglio Nazionale dell’Ordine e il video realizzato per sottolineare dove fanno “la differenza” i 46mila assistenti sociali hanno avuto quest’anno, nella Giornata Mondiale del Servizio Sociale, un’eco importante e mai così diffusa.
E’, ci auguriamo, il segno della consapevolezza acquisita in questi anni difficili, della rilevanza e della necessità del servizio sociale che da sempre, e non soltanto in giorni di pandemia e di guerra, è al fianco di chi ha bisogno.
Tanti passi avanti sono stati fatti nelle ultime leggi di Bilancio, a tanti errori si è cercato di rimediare, com’è successo anche ieri con l’emendamento sulla stabilizzazione, ma l’Italia resta fanalino di coda nella spesa per i servizi sociali.
Continueremo a lavorare perché il riconoscimento che abbiamo letto nei messaggi di ieri dia i suoi frutti per i professionisti e per tutte le persone che seguiamo ogni giorno.