A 24 ore dalla Giornata Mondiale del Rifugiato che, nel nostro Paese, ha un significato particolare sul fronte minorile – sono oltre 100 mila i minorenni arrivati soli via mare in Italia dal 2014 ai giorni nostri, in tutto sei mila solo quest’anno – abbiamo partecipato. alla Conferenza Nazionale 2023 dell’European Migration Network (EMN) su “Prevenzione e contrasto della violenza contro i minori stranieri”.
Il lavoro di assistenti sociali ci porta davanti a situazioni difficili fin dai primi momenti dell’arrivo nei nostri porti e sulle nostre spiagge di bambine e bambini, ragazze e ragazzi che vengono da luoghi lontani o vicinissimi. “Il nostro contributo – ha detto la vicepresidente Barbara Rosina che ha rappresentato il Cnoas all’evento – insieme ai servizi specialistici, alla scuola, al Terzo Settore è importante nell’ambito del contrasto alla violenza e nel supporto delle famiglie”.
Ma, temi che toccano tutti quelli che operano su questo fronte, riguardano la necessità di lavorare per progetti di inclusione delle persone nelle comunità di appartenenza, la necessità di risorse stabili che consentano di per mettere a sistema pratiche organizzative e fondi dopo le fasi di sperimentazione, l’ascolto degli esperti per esperienza.
“Ripetiamo da tempo che temi così difficili, hanno bisogno di competente professionali sempre in aggiornamento ed adeguate ad affrontare le trasformazioni di queste emergenze – ha aggiunto Rosina – Nel caso di minori stranieri queste devono essere incrementate con elementi di conoscenza specifici tanto sulle caratteristiche dei percorsi migratori, quanto per decodificare e affrontare situazioni critiche in contesti multiculturali. Colgo l’occasione del convegno – ha concluso – per ribadire l’importanza della formazione continua degli assistenti sociali, del riordino della formazione per l’accesso alla professione, la necessità di istituire all’interno dell’albo elenchi di professionisti con competenze specifiche nell’ambito della tutela dei minori e delle famiglie”.