POVERTA’ SANITARIE: il 10 maggio a Verona all’evento CEI

Le povertà sanitarie rappresentano oggi un termometro non trascurabile della distanza, antica, tra ricchi e poveri. Nonostante la forte impronta universalistica del nostro Servizio Sanitario Nazionale, parte consistente delle cure resta drammaticamente a carico dei cittadini. Tanto che sempre più persone non hanno accesso alle terapie per ragioni economiche – sono oltre 3 milioni i cittadini che rinunciano alle cure perché non possono permettersele – ma anche perché non conoscono i loro diritti e le possibilità di richiedere aiuti. Nel 2023 quasi mezzo milione di persone si sono rivolte ad una delle 1.892 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure.
La Commissione episcopale per il servizio della Carità e la salute e l’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Cei ci ha chiamati a Verona, il prossimo 10 maggio insieme alle federazioni italiane dei professionisti della salute all’evento: “Le povertà sanitarie in Italia”.
Con la vicepresidente Mirella Silvani, presente alla tavola rotonda con le professioni e il consigliere Corrado Parisi, porteremo al convegno – in programma dalle 15 alle 19 presso l’Aula Magna Polo Zanotto dell’Università degli studi di Verona – l’esperienza delle e degli assistenti sociali. “Lo abbiamo sperimentato in maniera drammatica durante la pandemia: la mancata prevenzione, l’aumento delle povertà e dei divari sociali, la solitudine sono davanti ai nostri occhi ogni giorno – dice la vicepresidente Cnoas – Per questo, interrogandoci su quante e quali siano le povertà sanitarie oggi in Italia, vogliamo, insieme agli altri professionisti, suggerire e avanzare idee, azioni di contrasto a tali fenomeni. Lo continueremo a fare con tutti i nostri interlocutori nazionali, a livello politico e tecnico, lo faremo a livello locale in collaborazione con i CROAS e nelle organizzazioni in cui ciascuno di noi è impegnato”.

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