Povertà sanitarie: “Con la Cei e i professionisti da Verona fino al Giubileo”

“Se parliamo di povertà sanitarie, sappiamo che a queste corrispondono diseguaglianze sociali, diseguaglianze che come assistenti sociali contrastiamo e con le quali ci confrontiamo ogni giorno. Diseguaglianze che toccano le tante persone: adulti, anziani e sempre più bambini e ragazzi che incontriamo nei nostri uffici, nelle loro case, dovunque siamo chiamati”.

Mirella Silvani, vicepresidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali, è intervenuta così alla conferenza stampa di presentazione del percorso che, da qui al 2025, le undici Federazioni e i Consigli nazionali delle professioni sanitarie e sociosanitarie  faranno accanto alla Commissione episcopale per il servizio della carità e della salute e l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana (CEI) per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità del 2025, dedicato alle povertà sanitarie

Dopo la conferenza stampa di oggi  la prima delle tre tappe (10 maggio, 15 novembre e 5 aprile 2025). sarà Verona venerdì prossimo con un focus sulla situazione italiana: chi e quanti sono coloro che, nel nostro Paese, non hanno accesso alle cure necessarie o non possono permettersi l’acquisto di farmaci. Esperti del settore, economisti, ricercatori e rappresentanti istituzionali, uniti ai professionisti sanitari e sociosanitari, baluardo della tutela della salute pubblica, discuteranno le soluzioni e le strategie per migliorare l’assistenza sanitaria nazionale per una sanità del futuro più inclusiva. L’evento del 10 maggio, che si svolgerà presso l’Università degli studi di Verona e potrà essere seguito online sul canale Youtube della Cei.

“Il mancato accesso alle cure, ai programmi di prevenzione, all’assistenza continuativa e adeguata per una vita dignitosa genera problemi oggi che sicuramente rovineranno e faranno arretrare lo stato di salute della popolazione e danneggeranno il tessuto sociale e produttivo del nostro Paese – ha concluso oggi Silvani – Un attacco all’equità sociale e al benessere della nostra società che come assistenti sociali contrasteremo con forza”.

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