Un Piano Sociale Nazionale che mette ordine, indica le priorità, dà strumenti e risorse. Una prima analisi tecnica del testo che, con il contributo di tutti i componenti della Rete della Protezione e Inclusione Sociale, darà il via al Piano Sociale Nazionale 2021-24, ci permette di esprimere la nostra soddisfazione e di apprezzare lo sforzo del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Un percorso iniziato nel 2020, in piena pandemia, che, prima del prossimo Ferragosto, dovrebbe vedere il riparto dei fondi che serviranno a realizzare servizi importanti per le persone e le comunità. Un passo deciso verso la costruzione di un vero Welfare sociale
“Il ministro Orlando, in continuità con la ministra Catalfo, ha ascoltato e fatto tesoro di indicazioni che, come le nostre, arrivavano da chi ogni giorno si scontra con situazioni gravi e vulnerabilità di vario tipo e livello – dice il presidente Gazzi – Ora bisogna che le risorse siano messe a terra, siano utilizzate, dagli enti locali perché il momento è grave e i ritardi possono bloccare tutto il processo”.
Fin qui dunque, l’Ordine degli Assistenti Sociali apprezza le priorità individuate: rafforzamento e potenziamento delle professioni sociali; definizione di livelli essenziali su Punti Unici di Accesso, supervisione professionale, Pronto Intervento sociale, dimissioni protette; strutturazione dei progetti per le persone di minore età e sostegno a favore delle famiglie vulnerabili; rapporti con la scuola; sostegno ai care leavers e… finalmente prospettive di integrazione socio-sanitaria.
“Aspettiamo il 28 luglio, giorno in cui quanto previsto sarà approvato come Piano Sociale Nazionale – conclude il presidente Cnoas – Collaboreremo e vigileremo perché un ottimo lavoro non venga sprecato e perché le risorse e i piani di assunzione e rafforzamento dei servizi siano a beneficio dei più fragili”.