Il libro non è appena uscito, ma lo scrittore dal 2017 a oggi, non è rimasto troppo lontano da una tastiera. Perché Paolo Pajer, autore di Per altre vite – ma soprattutto: assistente sociale specialista, dottore in servizio sociale, scrittore, docente, formatore, conduttore di laboratori di scrittura professionale e uno dei primi Dirigenti dei Servizi Sociali dell’AUSL Toscana Sudest – ha pubblicato nei mesi scorsi un altro romanzo: Leggermente distopico.
Il nostro spazio, però, è dedicato a opere di assistenti sociali che entrano nella vita e nella professione dell’assistente sociale e, dunque, tornando indietro di qualche anno, segnaliamo Per altre vite. Il protagonista di questo libro è un assistente sociale, Marco Andrade, che affronta e osserva quotidianamente le diverse esperienze che le persone vivono portandogli i loro bisogni e richieste. Marco conduce un’esistenza tranquilla e abitudinaria. Sul lavoro cerca di non rimanere coinvolto nelle vicende di chi gli chiede aiuto anche se ogni giorno le vite che incontra, e che si incrociano con la sua, tentano di travolgerlo. Per una serie di vicende verranno messi a nudo fantasmi del passato e sentimenti fra i più nascosti del suo essere. Attraverso le storie delle persone con cui si confronta – donne maltrattate, bambini in apnea per la paura, uomini spenti dal senso di colpa e infiammati dal narcisimo…- Marco vedrà infine materializzarsi frammenti di sé stesso che credeva perduti.
Nella prefazione – affidata a Valentina Raimondo e Federico Basigli consiglieri CNOAS 2016-2020 – si legge. “Raccontare il lavoro sociale con la forma del romanzo, consentirà all’intera professione di presentarsi in maniera diversa al mondo, rinnovando l’immagine e la rappresentazione degli assistenti sociali