“Grazie per questo invito alla vostra Giornata Mondiale del Servizio sociale che per tutti noi, da anni, è diventato un momento fondamentale di incontro e condivisione. Sono orgogliosa della nostra professione e di quello che tutti noi facciamo ogni giorno per la tenuta del servizio sociale nel nostro Paese e per dare il nostro contributo nel miglioramento della vita di tante e tante persone”.
Davanti a una platea di 450 assistenti sociali campani, dopo il saluto della presidente del Croas, Gilda Panico, la presidente nazionale è intervenuta all’evento organizzato a Pompei per declinare dal punto di vista di una regione varia e complicata il tema: “Vivere bene insieme e non da soli, in Campania, in Italia, nel mondo”. Orgoglio della professione e protagonismo di ogni assistente sociale gli argomenti che Barbara Rosina ha approfondito nel suo saluto istituzionale partendo dal riconoscimento politico arrivato da ogni parte il 19 marzo scorso, giornata del WSWD, e arrivando al LEPS Supervisione che proprio in Campania stenta a decollare
“Àncore diffuse in una situazioni di difficoltà”, “Artigiani dell’inclusione sociale”, “Orgoglio per la Nazione”, “Professione di interesse generale”, “Sentinelle in un sistema Paese complicato”, “Figura strategica e necessaria”… queste le parole usate da ministri e parlamentari il 19 marzo: “ Un riconoscimento – ha detto Rosina – frutto del lavoro di tutte e tutti, dell’impegno dei Croas e del Consiglio nazionale per far arrivare ai decisori le istanze di cui ci facciamo portatrici e portatori. Perché noi ci siamo, perché noi non ci tiriamo indietro nelle catastrofi naturali o quando c’è da gestire, pur tra piattaforme che non comunicano, il passaggio dal Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Inclusione. Perché noi ci siamo stati durante la pandemia e abbiamo sperimentato nuove metodologie di aiuto. Queste dichiarazioni di politici non sono arrivate a caso, ma sono il riconoscimento di una professione matura e capace di guadagnarsi un ruolo perché si intervenga e si prevenga”.
La presidente ha elencato poi il contributo degli assistenti sociali nelle riforme approvate e in corso: DM 70 sulla riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera , DM 77 sulla riorganizzazione dei servizi sociali territoriali, i Decreti Disabilità e Non autosufficienza.
“So bene le difficoltà di ognuno di noi, so che in Campania, in barba alle leggi, c’è un assistente sociale ogni 7224 abitanti, conosco, perché lo faccio, la complessità del nostro lavoro, ma ognuno di noi – ha esortato – si senta parte di una comunità professionale, ognuno di noi assuma su di sé la responsabilità della propria competenza e formazione. Se vedete i dati sul LEPS Supervisione in Campania scoprirete che le ore di supervisione erogate, fino al mese scorso, erano pari a zero, dopo un anno e mezzo di attivazione destinazione di fondi. Andate dai vostri responsabili ed esigete che vi venga garantito il diritto alla supervisione. Siate parte attiva nell’affiancamento al Croas e nella quotidianità dei vostri servizi”.