INFANZIA: GAZZI, “Nel 2020 non esistono ancora livelli essenziali”

“Non voglio parlare di povertà minorile, perché la parola povertà viene ridotta a mera mancanza di risorse economiche. E invece, dalla salute, alle politiche sociali, alla scuola, alla giustizia…la carenza di questo produce l’esclusione di bambini e adolescenti dal presente e dal futuro. Serve quello che abbiamo definito il Children Act, un Testo unico che metta insieme tutto. E noi di Investing, dobbiamo essere i primi a farlo, non soltanto a dirlo”.
Lo ha detto il presidente degli assistenti sociali, intervenendo alla Conferenza Nazionale “Investire nell’infanzia. Presente e futuro del nostro Paese”, organizzato da Alliance for Investing in children.
“Non dimenticare chi è fragile tra i fragili – ha aggiunto – richiama tutti alle proprie responsabilità e non bastano interventi che vengono ogni volta presentati come risolutivi. Non bastano soltanto gli aiuti economici, come non bastano soltanto gli asili nido se dopo il sostegno economico o l’asilo, c’è un fuori dove manca tutto. Nel 2020 non esistono livelli essenziali di protezione e sostegno all’infanzia e all’adolescenza e alle famiglie che uniscano l’Italia. Bisogna aver la fortuna di essere nati e di crescere nel posto giusto”.
“E soprattutto – conclude – non serve lanciare programmi che non si è in grado di sostenere: stanno per scadere oltre 2000 contratti a termine per professionisti assistenti sociali che stanno seguendo i percorsi legati al Reddito di Cittadinanza e al Rei. Chiediamo che il decreto Milleproroghe prolunghi i contratti e poi si avvii la stabilizzazione. O dovremmo affrontare altre emergenze”.