“Abbiamo già troppe periferie umane e materiali. Persone sole, povere, con disabilità. Palazzoni e luoghi dove il degrado e la violenza si aggiungono all’emarginazione. Compito di chi è chiamato a governare il Paese non è fare altre scelte scellerate per compiacere gli amici, né creare altre periferie o costruire altri muri. Nessuno accenda la miccia”.
Lo ha detto il presidente degli assistenti sociali, Gianmario Gazzi, aprendo la terza conferenza nazionale che con 250 presenze e 2000 assistenti sociali collegati on line, ha chiamato istituzioni ed esperti a Bari sul tema delle periferie.
“Gli interlocutori cambiano, ma la realtà non muta con il mutare delle maggioranze, anzi guerra e crisi energetica stanno peggiorando le cose – ha detto dopo l’intervento in diretta video del ministro Speranza – Non cambiano le vite di bambini abbandonati o dimenticati, di anziani soli, di una donna violate. O quelle apparentemente più distanti che molti vedono soltanto sui media, quelle delle guerre, della fame, della crisi climatica che costringono su un gommone donne, bambini, uomini che, forse, non arriveranno mai in un altrove migliore. Per arginare queste periferie che ogni giorno ci entrano in ufficio e ci chiedono aiuto, riprendiamo le fila del dialogo con i ministri che verranno e con i parlamentari che voteranno le leggi, perché non si facciano passi indietro nell’assicurare diritti sociali a tutte e tutti”.
“Siamo a Bari. Come siamo stati a Roma e Torino. Abbiamo parlato di povertà ed esclusione, di lavoro e dignità, e oggi di indifferenza, perché, come ci hanno detto gli esperti per esperienza che ci hanno aiutato a preparare questa giornata, si è periferia quando nessuno si occupa di te, quando le istituzioni ti dimenticano o ti mettono in un ghetto – ha detto la vicepresidente Barbara Rosina, concludendo la giornata. Nelle nostre tappe abbiamo sentito tante promesse e buone intenzioni di ministri e decisori che oggi stanno lasciando il posto ad altri. Chiederemo il conto a chi c’era, e ora dall’opposizione può continuare a fare la sua parte, e a chi assume oggi le responsabilità di governo. Perché – ha concluso Rosina – gli ultimi per noi sono i primi. Perché le periferie, per noi, sono il centro”.
Al termine dell’incontro la sigla, con il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, del protocollo di collaborazione tra l’Associazione dei Comuni Italiani e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.