Basta strumentalizzazioni, rispettiamo le sentenze di oggi e di domani
“A quasi due anni e mezzo dall’inchiesta che ha travolto la Val D’Enza, arriva la prima sentenza che assolve l’assistente sociale che aveva chiesto il rito abbreviato, condanna lo psicoterapeuta e rinvia a un primo giudizio, il cui dibattimento comincerà soltanto l’8 giugno 2022, gli altri 17 coinvolti nell’indagine.
Come Ordine degli assistenti sociali ci siamo costituiti parte civile contro eventuali colpevoli di reati, ma dalla primavera-estate 2019 abbiamo sempre respinto la criminalizzazione di una categoria di professionisti che mette al primo posto il benessere dei minorenni”.
Così Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Cnoas.
“Le strumentalizzazioni politiche di allora, alcune delle quali dimenticate con il mutare delle alleanze, non hanno mai avuto a cuore la serenità di bambini e famiglie, naturali o affidatarie – continua – Hanno soltanto messo in forse la fiducia di rivolgersi ai servizi sociali in caso di difficoltà e l’istituto dell’affido familiare fondato su solidarietà e altruismo. Su Bibbiano aspetteremo il primo e poi gli altri gradi di giudizio sperando che la giustizia dia risposte alle troppe domande in tempi adeguati. Rispettiamo le sentenze, con la serenità e la consapevolezza che soltanto la collaborazione e la preparazione di tutte le persone coinvolte in decisioni gravi e difficili che toccano le persone più vulnerabili, i bambini, potrà cambiare le cose.
Senza squadre speciali – conclude – nate e scomparse senza lasciare traccia”.