Amministrazione di sostegno in Lombardia: la strada fatta e quella da fare

Una giornata di confronto sull’amministrazione di sostegno, a 20 anni dalla promulgazione della Legge 6/04. Una legge profondamente innovatrice, che ha precorso per tanti aspetti l’approccio di diritto su cui si fondano le riforme in tema di disabilità e non autosufficienza di oggi.
La persona al centro con il suo diritto ad autodeterminarsi, ad esprimere e vedere riconosciute la sua volontà, le sue preferenze. Un evento organizzato dal CROAS Lombardia al quale ha partecipato la vicepresidente Cnoas Mirella Silvani, per un confronto tra i rappresentanti di tutti i soggetti che compongono il complesso sistema dell’AdS: associazioni, avvocati, amministratori di sostegno, comuni, aziende sanitarie e assistenti sociali.
Un confronto che si è sviluppato a partire dai risultati della ricerca ” Ruoli dell’assistente sociale nell’ambito della protezione giuridica delle persone fragili ” condotta dal CROAS Lombardia, progettata dal suo Gruppo tematico “Protezione giuridica” e presentata venerdì scorso dalla referente Daniela Polo.
L’analisi delle risposte al questionario – più di 2600 assistenti sociali lo hanno compilato – e le parole dei relatori restituiscono un quadro che dimostra come in Lombardia molto sia stato fatto per l’attuazione dell’ legge, ma che oggi necessita alcuni aggiustamenti perché la demografia, il contesto sociale e le risorse organizzative degli enti coinvolti, stanno mettendo in crisi il funzionamento dell’AdS.
In apertura dei lavori del pomeriggio Silvani ha sottolineato la centralità dell’assistente sociale nella valutazione del bisogno di protezione giuridica delle persone, quale strumento di realizzazione del progetto di vita, la necessità di rendere sostenibili gli iter e i processi per la nomina di AdS, anche evitando situazioni di sovrapposizione di ruoli, in particolare nel caso di nomine all’ente, e di una chiara governance regionale che definisca funzioni e percorsi nei territori.
La strutturazione di un servizio per l’amministrazione di sostegno, da parte degli enti pubblici, quale possibile LEPS, composizione di elenchi di persone disponibili per svolgere la funzione di amministratore di sostegno, un codice etico dell ‘AdS, l’amministratore di sostegno di comunità: queste le proposte, alcune già sperimentate, emerse nel corso della giornata per affrontare le criticità e migliorare in concreto l’applicazione della legge.